Torniamo a parlare, ed a interrogarci, sulla necessità di esprimere un impegno grande dei cattolici, e della loro Chiesa per la politica del nostro paese: per ricostruirla, orientarla, ma anche dotarla di animatori, militanti, protagonisti.
Lo facciamo “Ripartendo da Camaldoli”: e cioè da un luogo, un momento, un’impresa provvidenziale, del lontano 1943. Essa fu mossa allora da grandi protagonisti e riuscì ad esprimere un pensiero e dei contenuti che hanno fatto la Repubblica nei suoi obiettivi e nei suoi valori grandi e universali.
Lo facciamo come è nostro costume con grande impegno e passione. Perché siamo convinti che l’Italia di oggi abbia soprattutto bisogno di una politica preparata e costruttiva, ma anche di buoni militanti a suo servizio, coscienti della propria storia, capaci di operare innanzitutto per il bene comune.
Il 28 aprile a Roma, presso l’Istituto Luigi Sturzo, la Fondazione Socialismo, l’Istituto Luigi Sturzo e la rivista Mondoperaio, hanno svolto il convegno dal titolo “Ripartire da Camaldoli”. Ha presieduto e introdotto Nicola ANTONETTI. Sono intervenuti: Giuseppe DE RITA, Giuliano AMATO, Paolo POMBENI, Agostino GIOVAGNOLI, Vincenzo PAGLIA, Gennaro ACQUAVIVA.
M. Sorgi, La politica cattolica da ricostruire, La Stampa del 29/4/23
A. Picariello, Una nuova Camaldoli, la fatica di provarci, Avvenire del 29/4/23